Commenti Finali

oggi finalmente sono riuscita a comprendere e far funzionare q.q.storie.
grazie alle mie compagne ho creato una storia semplice ma utile per dei bambini della classe prima della scuola primaria.
giunta al termine di questo lungo percorso, posso dire che la matematica puo' essere utilizzata sotto vari aspetti differenti.
ho trovato alcune difficolta' soprattutto nella creazione di Q.Q.storia, pero' come dice il detto "l'unione fa la forza".
grazie a tutti di aver sopportato i miei interventi e i miei sfoghi....
vi faro' sapere l'esito dell'esame.
Cristina

LA MATEMATICA NEI PROVERBI E NEGLI SCIOGLILINGUA...

La matematica nella vita quotidiana è presente sia in semplici modi di dire, come proverbi e scioglilingua.
Sono numerosi nella lingua italiana i detti che riprendono riferimenti matematici, i più comuni proverbi sono:


*"CHI FA DA SE FA PER 3",

*"1ORA DI CONTENTEZZA 100 ANNI DI BUONA SALUTE",

*"PRENDERE 2 PICCIONI CON 1 FAVA",

*"L'OSPITE E' COME IL PESCE, DOPO 3 GIORNI PUZZA",

*"CHI HA FATTO 30 PUO' FARE 31".


Utile potrebbe anche essere cimentarsi in semplici scioglilingua, come ad esempio:


*"33 TRENTINI ENTRARONO IN TRENTO TUTTI E 33 TROTTERELLANDO",

* "3 TIGRI CONTRO 3 TRIGRI, 3 TIGRI CONTRO 3 TIGRI",

*"SOTTO LE FRASCHE DEL CAPANNO 4 GATTI GROSSI STANNO, SOTTO 4 GROSSI SASSI 4 GATTI GROSSI STANNO",

* "ANDIAMO A NAVIGAR CON 9 NAVI NUOVE, MA 1 DELLE 9 NAVI NUOVE NON VUOLE NAVIGAR"

LA MIA GIORNATA IN NUMERI...

La mia giornata in numeri
15 aprile 2008.

La sveglia inizia a suonare alle 8.20, ma tendo a stare nel letto per altri 5 minuti. Ancora assonnata mi lavo e mi vesto in altri 10 minuti, e in 4 minuti riesco a rifare il letto. In seguito mi reco al piano inferiore di casa per consumare la colazione, composta da 3 fette biscottate e 1 tazza di latte con 1 cucchiaio di caffè solubile e ½ cucchiaino di zucchero.
Alle 9.10 mi dirigo nuovamente in camera per prendere la borsa e mettere la giacca.
Alle 9.15 salgo in macchina per compiere 4 chilometri (attraversando 3 paesi), per giungere alle 9.28 al parcheggio accanto alla stazione delle ferrovie nord Milano. Qui aspetto l’arrivo del treno alle 9.40 che giunge a Milano Cadorna in 40 minuti. Qui raggiungo a piedi l’università fino alla sede centrale situata in Largo Gemelli 1, dove assisto per 3 ore a 2 diverse lezioni.
Alle 13.25 la lezione di psicologia ha avuto termine così ho nuovamente raggiunto a piedi la stazione per poter salire sul treno delle 13.42 che è giunto in stazione a Caslino al Piano (Como) alle 14.20.
A questo punto ripercorro il tragitto verso casa in 15 minuti circa, dove mi dedico a studiare per altre 3 ore. Verso le 18.00 esco a piedi di casa e mi accingo a portare in giro i miei 2 cani per 2 chilometri. Passati 45 minuti rientro alla mia abitazione e mi dedico a studiare per 1 altra ora. Verso le 19.30 ceno con la famiglia, composta di 4 persone. Mia madre ha preparato complessivamente 320 grammi di pasta, con 600 grammi di verdure cotte al vapore. Al termine della cena vengono consumate 2 mele, 1 arancia e 1 banana.
Dopo cena (verso le 20.15 circa) salgo nuovamente i 23 scalini e mi dirigo verso il bagno per effettuare una doccia che si protrae nel tempo per 12 minuti circa. Al termine asciugo i capelli appena lavati in 13 minuti e nel frattempo leggo 1 capitolo di 1 libro.
In seguito effettuo una telefonata di 8.37 minuti e mando 2 e-mail. A questo punto mi dedico a guardare la televisione. Tendenzialmente i canali più guardati sono canale 5 per il telegiornale, e i canali di sky dedicati all’intrattenimento ( da 110 a 150).
In genere mi reco a letto verso le 23.00.

IO E LA MATEMATICA

Se dovessi identificare in due termini il mio rapporto con la matematica userei i termini “amore ed odio”: l’ho odiata nei primi anni della mia vita, nei primi approcci, in seguito procedendo nel mio cammino scolastico ho iniziato ad amarla e soprattutto a comprenderla sempre meglio. Nonostante ciò non ho mai avuto esperienze così tragiche e negative da suscitare in me un atteggiamento di vero rifiuto e repulsione verso questa disciplina, sicuramente dovuto alla capacità di tutti i miei docenti di rendere le lezioni coinvolgenti ed accattivanti.
I primi anni della mia vita scolastica, quindi, sono stati caratterizzati da un rapporto di odio nei confronti di questa materia, in quanto non riuscivo ad ottenere i risultati sperati.
Un esempio è rimasto impresso nella mia mente di quando frequentavo la scuola primaria.
Mi ricordo, infatti, di avere eseguito una verifica in prima elementare e di avere preso come voto il mio irripetibile ed eccezionale quasi ottimo. L’unico errore che avevo commesso era aver risposto ad un’operazione: 4+4=7!! Non lo scorderò mai. Il giorno in cui mi è stata riconsegnata la verifica ero molto triste, non riuscivo a credere di essere stata così vicina alla perfezione da aver commesso un errore così banale. Il mio maestro Tommaso ha cercato in diversi modi a farmi capire che se solo mi fossi concentrata maggiormente nelle altre prove avrei potuto magari raggiungere il voto sperato; ma niente avrebbe mai riuscito a risollevare il mio morale. Da quel giorno non sono mai più riuscita ad ottenere un voto così alto all’interno della scuola primaria.
L’ostilità è aumentata alle scuole medie, soprattutto con la geometria e tutte le varie proiezioni dei solidi. Anche i più semplici problemi da risolvere per me si trasformavano in ore ed ore di esercizi di tristezza, che poi si trasformavano in lunghi momenti pieni di lacrime. Solitamente i compiti li svolgevo con l’aiuto di mio padre, ma comunque non serviva a molto. Non riuscivo proprio a comprendere il meccanismo per giungere alla risoluzione. Soprattutto mi angosciavano i problemi che contenevano dati in frazione. Calcolare che un lato era ¾ più lungo rispetto all’altro era un enorme insuccesso.
Proseguendo gli studi frequentando il liceo delle scienze sociali a Como è iniziata a sorgere lentamente la passione. L’impatto con le equazioni e disequazioni è stato in un primo momento colmo di agitazione e confusione, ma con l’esercizio è diventato addirittura divertente. Per mia fortuna, il liceo ha sempre dato molta importanza anche alle materie scientifiche, senza mai sottovalutarle.
Probabilmente, anche il fatto di aver cambiato quattro insegnanti di matematica nel corso di cinque anni, ha influito sul mio rapporto con tale materia. Non ho mai eccelso in nessuna verifica, ma comunque raggiungevo alla fine dell’anno scolastico sempre la soglia del sette/otto. Anzi a dire la verità ero una delle più brave in questa materia. Nella mia classe composta in quinta da soli 17 studenti, spesso ero richiesta per poter dare semplici spiegazioni e ripetizioni sull’argomento trattato.
Amavo essere chiamata alla lavagna per risolvere operazioni, e nella maggiore dei casi mi offrivo volontaria per risolvere i compiti dati per casa.
Spesso, infatti, sentiamo che la matematica risulta essere uno dei peggiori incubi della gente! Guardando alla mia esperienza mi sono resa conto di come sia stato fondamentale avere avuto attorno gente appassionata, pronta ad incoraggiarmi, a sostenermi e a spendere tempo affinché io comprendessi. Solo così le inevitabili piccole sconfitte che lo studio della matematica porta con sé possono venire affrontate e superate serenamente. Ritengo che niente sia impossibile, forse difficile si, ma non impossibile. Tutto ciò che all’inizio non si comprende può diventare semplice da capire grazie all’aiuto di qualcuno esperto e competente. Grazie, infatti, all’aiuto continuo dei miei insegnanti e amici più grandi sono riuscita ad affrontare ogni sfida matematica, giungendo alla maturità con le capacità necessarie per affrontare nel modo migliore la prova di stato.
Devo ammettere che all’inizio della mia carriera scolastica (scuola primaria e media) non riuscivo a comprendere a pieno l’importanza che la matematica acquisisce nella vita di tutti i giorni. Spesso la giudicavo inutile, ma entrando in relazione con situazioni quotidiane, sono riuscita a comprendere l’estrema importanza che assume.
Nella mia carriera liceale e universitaria spesso mi capita di lavorare nel periodo estivo in un piccolo bar presso una piscina pubblica. In questa occasione mi capita abitualmente di confrontarmi con il lavoro di “cassiera”, ovvero sono impegnata a battere scontrini fiscali in base alla merce che i clienti consumano. Naturalmente capita anche che ci siano situazioni in cui io debba dare il resto, e devo ammettere che ricordo ancora alcune semplici sceneggiate che il maestro Tommaso in quinta elementare ci faceva rappresentare per farci comprendere meglio l’unità didattica. Grazi a questi elementari esercizi posso svolgere senza alcun dubbio questa mansione estiva, senza il rischio di preoccuparmi e ricorrere all’utilizzo di calcolatori elettronici.
Il corso di Matematiche Elementari da un punto di vista superiore mi ha la possibilità di soffermarmi su questa disciplina e per potenziare in me la consapevolezza del valore, della pregnanza e della praticità della matematica nella vita di tutti i giorni.

I NUMERI NELLA QUOTIDIANITA'

Tra le tante cose che ci circondano e che sono essenziali per noi, seppur inconsapevolmente, ci sono i NUMERI, i quali strutturano la nostra esistenza. Non possiamo pensare quindi ad una civiltà senza numeri; con essi ci si organizza, si ordina, si sperimenta, si comunica, si impara e si pensa. Nella vita quotidiana ognuno di noi viene in contatto con numeri diversi come:
- Numeri come codici di identificazione: codice fiscale, carta d’identità, numero di matricola dell’università, numero di cellulare e di telefono fisso, numero di targa
- Numeri delle ore: routine quotidiana scandita dall’organizzazione precisa del tempo (es. h 7.00 sveglia, h 7.15 colazione e così via), ma anche orari dei servizi pubblici: orari mezzi di trasporto, orari di lezione nelle scuole e università, orari di apertura e chiusura di uffici, negozi…
- Numeri dei giorni: date(giorno, mese, anno), la settimana(7 giorni), numero dei giorni di ciascun mese( 28-29-30-31), calendario solare, scolastico e/o accademico
- Numeri dei canali televisivi: canale5, rai UNO, rai DUE, rai TRE, la7, rete 4
- Numeri ordinali per le classifiche di vario genere: gare sportive, classifiche musicali, cinematografiche (es. i 10 brani più ascoltati, i 20 film più visti nei cinema durante la settimana)
- Numeri nei giochi di enigmistica: es.SUDOKO
Da circa tre anni a questa parte mi sono appassionata al gioco del sudoku. Inizialmente mi sono avvicinata a questo passatempo per pura curiosità, in seguito è diventato una vera e propria passione.
I momenti in cui preferisco giocarci è durante il viaggio in treno per raggiungere l’università, nel momento in cui guardo la televisione, o anche la sera quando sono a letto per cercare di prendere sonno.
Non riesco a spiegare il motivo per il quale questo gioco mi appassiona così tanto. Ogni qual volta che prendo in mano la rivista specializzata in tale gioco provo una sensazione di benessere. Non sempre riesco a risolvere un quadro logico formato 9x9 ma nel momento in cui ci riesco provo una sensazione stupenda. Spesso mi diletto anche con le griglie 16x16, ma per terminare tale schema è necessario che mi isoli in un certo senso dal mondo, in quanto è indispensabile che mi concentri al massimo in modo da non commettere sciocchi errori di distrazione.

IL MIO BLOG...

In questo blog ho la possibilità di documentare il mio percorso di avvicinamento alla matematica, che ho intrapreso grazie al corso di Matematiche Elementari da un punto di vista superiore seguito dal professor Lariccia.

All’inizio del corso mi aspettavo di trattare i molteplici e tradizionali temi e argomenti matematici previsti nei programmi per la Scuola Primaria, soprattutto tramite lezioni frontali.

Sono stata sorpresa di conoscere il programma previsto per tale insegnamento. Non avrei mai pensato di trattare temi quali "Se faccio capisco", "Tutti siamo un pò matematici fin dalla nascita"ed "Imparare ad imparare".

Gradualmente, partecipando alle lezioni d'aula, ho scoperto la bellezza del corso, che mi ha permesso di riflettere sui numeri e su come essi siano protagonisti della nostra vita.

Nonostante ciò ho anche potuto familiarizzare con un nuovo programma (QQ.storie), e creare (per la prima volta) un blog personale.

Tramite questo corso ho anche avuto la possibilità di mettermi in discussione, provando e riprovando tramite molti tentativi ed errori a crearmi un primo bagaglio formativo che riguarda la matematica e l'informatica.

MI PRESENTO...

Ciao a tutti. Mi presento, mi chiamo Cristina Tradigo e sono una studentessa che frequenta l'Univrsità Cattolica del Sacro Cuore, presso la sede di Milano. Più precisamente sono iscritta alla facoltà di Scienze della Formazione Primaria.

Il mio più grande sogno nel cassetto è quello di diventare un'insegnante della scuola primaria.

Tra i vari esami presenti all'interno del mio piano di studi è indicato quello di

QUANTI RICORDI...

QUANTI RICORDI...

Ricordo ancora come se fosse ieri il mio maestro Tommaso di matematica. Ricordo la sua voce quando dettava i problemi, ricordo quando ci spiegava le addizioni in colonna, ricordo le sue espressioni facciali quando mi chiamava alla lavagna per correggere i compiti. Ricordo molti piccoli avvenimenti che accadevano nelle sue ore di lezione, ma soprattutto ricordo i miei timori e le mie incertezze riguardanti le tabelline, le frazioni e le divisioni in colonna.